Riportiamo l’intervista al nostro PM Costantino Bonomi che Chiara Veronesi ha pubblicato nel sito del MuSe.
Saxifraga tombeanensis: La piccola pianta che si aggrappa alle pareti del Baldo
Con l’arrivo della bella stagione, entrano nel vivo le attività di monitoraggio sul campo di LIFE SEEDFORCE, progetto che coinvolge 15 partner italiani e stranieri con l’obiettivo di salvare le piante autoctone italiane dall’estinzione, grazie alle banche dei semi.
Tra queste, la Saxifraga tombeanensis, una specie protetta endemica delle Prealpi Gardesane che deve il suo nome al Monte Tombea, al confine tra le province di Brescia e Trento. Un piccolo cuscinetto dai fiori bianco candidi, che cresce lentamente, aggrappata alle pareti più impervie e scoscese, al riparo da frequentatrici e frequentatori umani e animali. Una specie che difficilmente, può essere avvistata da chi frequenta le montagne della zona.
Per trovarla, infatti, ricercatrici e ricercatori del progetto – che in questi giorni hanno effettuato un primo sopralluogo per valutare lo stato delle fioriture – si affideranno nelle prossime settimane a un drone.
Ne parliamo con Costantino Bonomi, botanico del MUSE e coordinatore del progetto LIFE SEEDFORCE.
Nelle foto si vede un ricercatore che fissa dei cartellini numerati sulla parete di roccia. Come si svolgono questo tipo di ricerche e come vengono scelti i luoghi per i monitoraggi?
Utilizzando un drone riusciamo a scandagliare tutte le rupi, anche quelle solitamente inaccessibili, per quantificare in maniera corretta l’entità delle popolazioni, conteggiando anche le classi di età e la potenzialità riproduttiva.
Questo è un dato importante per valutare il rischio di estinzione e pianificare gli interventi di tutela della specie. Fissare un cartellino di dimensioni certe permette al drone di calibrare le dimensioni delle riprese ed effettuare precisi conteggi del numero degli individui e della superficie effettivamente occupata. I siti di intervento sono quelli ricompresi all’interno delle aree protette della rete Natura2000 che copre quasi tutte le popolazioni presenti in Trentino.
Cosa cercate tra queste pareti, oltre alla Saxifraga?
Raccogliamo dati sulle specie compagne e sui dettagli morfologici dell’habitat in cui vive la specie, per progettare i futuri interventi di rafforzamento e ripopolamento tramite trapianto di nuovi individui.
Quali sono i prossimi passi del progetto?
Raccogliere le sementi, quando mature, dagli individui accessibili, studiarne i requisiti di germinazione e avviarne la propagazione in laboratorio e in serra per poi progettare i ripopolamenti in natura.